Che cos’è la Mindfulness e perchè, oggi più che mai, è così importante?

La parola Mindfulness, letteralmente “consapevolezza”, indica uno stato mentale, un modo particolare di prestare attenzione: con intenzione, nel momento presente, in modo non giudicante.

La mindfulness rappresenta uno degli insegnamenti fondamentali del Buddismo e della meditazione Zen ed ha origini antichissime, recentemente è stata integrata in alcune pratiche terapeutiche portando alla nascita delle terapie cognitive di terza generazione.

Come può aiutarci la Mindfulness?

Spesso ci capita, durante la giornata, di non essere realmente consapevoli di quello che facciamo, inseriamo il pilota automatico per cui il nostro corpo svolge azioni abituali mentre la nostra mente è lontana chilometri.

Con il pilota automatico inserito anche le nostre reazioni emotive sono più immediate tanto che eventi, pensieri o sensazioni possono innescare facilmente vecchie modalità di pensiero che possono influire negativamente sul nostro umore.

Essere più consapevoli dei nostri pensieri, sentimenti e sensazioni fisiche momento per momento, ci consente una maggior possibilità di libertà e di scelta; non siamo “costretti” a ripercorrere sempre i vecchi tracciati mentali che spesso in passato ci hanno causato sofferenza.

La mindfulness ci insegna ad essere consapevoli e ad accogliere i nostri stati mentali per quello che sono e promuove in noi un atteggiamento di radicale accettazione, che è ben diverso dalla rassegnazione.

Che differenza c’è tra la rassegnazione e l’accettazione?

La rassegnazione ha un’accezione negativa che implica passività, rinuncia, impotenza; l’accettazione invece consiste nel prendere atto di quello che ci sta accadendo senza giudicarlo, accoglierlo, osservarlo per poi provare a modificarlo.

Se la nostra auto si guasta ci è forse utile dire “non è possibile! Non lo accetto, non può capitare a me!”?

Prendiamo atto che non funziona e chiamiamo il meccanico. Possiamo fare lo stesso con le nostre esperienze e le nostre emozioni: se viviamo qualcosa di spiacevole l’accanirci nel voler rifiutare la realtà non ci aiuta a stare meglio perché il sol fatto che noi rifiutiamo quanto ci sta accadendo non lo modifica, così come rifiutare l’idea che la nostra auto sia guasta non la farà ripartire.

Dott.ssa Sabrina Cattaneo – Centro Cognitivo